Capriole nei ricordi è un libro per anziani nato dalla collaborazione appassionata tra l’educatrice Elena Brocchieri e la volontaria Anita Mandelli. È un libro pensato per avvicinare le generazioni e creato con la collaborazione di un gruppo di anziani residenti in struttura. Un progetto nato su iniziativa della Fondazione Monsignor Comi di Luino (VA), RSA viva e fortemente radicata nel proprio territorio. Ecco come è nato.

Gli anziani e il desiderio di raccontarsi in un libro

Tutto ha inizio dalla giusta attenzione posta alle persone anziane. «Avevamo visto il desiderio che i nostri anziani avevano di recuperare i ricordi legati alla loro infanzia e alla loro giovinezza, e di raccontarsi», ci spiega la dottoressa Brocchieri, «e come questo lavorare sulla loro dimensione autobiografica avesse anche dei risvolti terapeutici».

Libro per anziani scritto dagli anziani

Da qui l’idea originale dell’educatrice di stimolare le narrazioni dei residenti in un contesto di gruppo attraverso l’utilizzo di carte visuali, ispirate alle carte di Propp che vengono usate per aiutare i bambini a costruire le favole, ma riadattate in questo caso con simboli adeguati per il vissuto e per l’esperienza della persona anziane. Ecco quindi lo stimolo per iniziare a raccontare: sono state così raccolte le prime storie, rielaborate in una fase successiva, grazie al lavoro della volontaria Anita, fondamentale per la creazione di Capriole nei ricordi, il libro finale che ha preso vita nel 2013.

Capriole nei ricordi: un progetto intergenerazionale e di stimolazione cognitiva

Da qui l’idea originale dell’educatrice di stimolare le narrazioni dei residenti in un contesto di gruppo attraverso l’utilizzo di carte visuali, ispirate alle carte di Propp che vengono usate per aiutare i bambini a costruire le favole, ma riadattate in questo caso con simboli adeguati per il vissuto e per l’esperienza della persona anziane. Ecco quindi lo stimolo per iniziare a raccontare: sono state così raccolte le prime storie, rielaborate in una fase successiva, grazie al lavoro della volontaria Anita, fondamentale per la creazione di Capriole nei ricordi, il libro finale che ha preso vita nel 2013.

Capriole nei ricordi: un progetto intergenerazionale e di stimolazione cognitiva

Sfogliando Capriole nei ricordi si rimane colpiti dall’alternanza equilibrata tra i testi, ancora oggi usati per stimolare gli altri anziani residenti alla lettura e al ricordo, e le immagini realizzate dall’illustratrice Elettra Riolo, pensate per essere gradevoli anche per i bambini che si avvicineranno a queste fiabe.

Da un lato quindi un progetto di stimolazione cognitiva, ma dall’altro anche un’iniziativa di tipo intergenerazionale. «Le prime storie che compaiono nel libro hanno una vena più fantasiosa perché sono state raccolte in collaborazione con i bambini del centro estivo che era presente qui prima della pandemia», ci spiega Elena Brocchieri. Come si legge nella prefazione a cura di Nanni Svampa, l’iniziativa è nata infatti per avvicinare più generazioni attraverso i racconti: “qui non importa cercare i confini tra memoria e fantasia: è importante recuperare il racconto come modo di comunicare”.

Cosa si intende con libro per anziani? Come è successo per l’albo illustrato per anziani di Editrice Dapero l’idea di creare un prodotto editoriale specifico, un libro per anziani appunto, comporta una progettazione centrata sul lettore anziano anche nei suoi aspetti più concreti.

La creazione di Capriole nei ricordi, è stata fondamentale per alimentare nei partecipanti il senso di lasciare qualcosa di loro stessi, ovvero di sopravvivere oltre la propria morte grazie alla loro presenza in questo oggetto concreto che è il libro. I nomi di tutti gli anziani del gruppo compaiono infatti come co-autori dell’opera.

Lassù è casa mia

Il primo albo illustrato per anziani pubblicato in Italia, che colma un vuoto in letteratura e segna un passo importante di inclusione sociale.

Storie semplici, che colpiscono le emozioni e facilitano le relazioni

Sono passati dieci anni dalla nascita di Capriole nei ricordi eppure ancora oggi le sue storie vengono lette.

«Quando rileggiamo queste storie», spiega Brocchieri, «suscitiamo interesse negli anziani perché da un lato sono semplici, ma dall’altro vanno a colpire proprio le emozioni delle persone e danno spunti per intraprendere conversazioni».

Abbiamo a che fare con storie facilmente fruibili, dunque, ma che permettono di “arrivare lontano”. Parliamo di storie che hanno saputo “fare bene” anche alle relazioni tra gli anziani stessi. La possibilità di raccontarsi in contesti di piccolo gruppo e sotto la guida attenta dell’educatrice, ha infatti permesso loro in molti casi di aprirsi, di avvicinarsi gli uni agli altri (alleggerendo relazioni interne talvolta problematiche). Il racconto diventa quindi un espediente che consente un lavoro straordinario sulle persone e con le persone.

About the Author: Editrice Dapero

Casa Editrice Indipendente per una cultura condivisa nel settore dell’assistenza agli anziani.

Capriole nei ricordi è un libro per anziani nato dalla collaborazione appassionata tra l’educatrice Elena Brocchieri e la volontaria Anita Mandelli. È un libro pensato per avvicinare le generazioni e creato con la collaborazione di un gruppo di anziani residenti in struttura. Un progetto nato su iniziativa della Fondazione Monsignor Comi di Luino (VA), RSA viva e fortemente radicata nel proprio territorio. Ecco come è nato.

Gli anziani e il desiderio di raccontarsi in un libro

Tutto ha inizio dalla giusta attenzione posta alle persone anziane. «Avevamo visto il desiderio che i nostri anziani avevano di recuperare i ricordi legati alla loro infanzia e alla loro giovinezza, e di raccontarsi», ci spiega la dottoressa Brocchieri, «e come questo lavorare sulla loro dimensione autobiografica avesse anche dei risvolti terapeutici».

Libro per anziani scritto dagli anziani

Da qui l’idea originale dell’educatrice di stimolare le narrazioni dei residenti in un contesto di gruppo attraverso l’utilizzo di carte visuali, ispirate alle carte di Propp che vengono usate per aiutare i bambini a costruire le favole, ma riadattate in questo caso con simboli adeguati per il vissuto e per l’esperienza della persona anziane. Ecco quindi lo stimolo per iniziare a raccontare: sono state così raccolte le prime storie, rielaborate in una fase successiva, grazie al lavoro della volontaria Anita, fondamentale per la creazione di Capriole nei ricordi, il libro finale che ha preso vita nel 2013.

Capriole nei ricordi: un progetto intergenerazionale e di stimolazione cognitiva

Da qui l’idea originale dell’educatrice di stimolare le narrazioni dei residenti in un contesto di gruppo attraverso l’utilizzo di carte visuali, ispirate alle carte di Propp che vengono usate per aiutare i bambini a costruire le favole, ma riadattate in questo caso con simboli adeguati per il vissuto e per l’esperienza della persona anziane. Ecco quindi lo stimolo per iniziare a raccontare: sono state così raccolte le prime storie, rielaborate in una fase successiva, grazie al lavoro della volontaria Anita, fondamentale per la creazione di Capriole nei ricordi, il libro finale che ha preso vita nel 2013.

Capriole nei ricordi: un progetto intergenerazionale e di stimolazione cognitiva

Sfogliando Capriole nei ricordi si rimane colpiti dall’alternanza equilibrata tra i testi, ancora oggi usati per stimolare gli altri anziani residenti alla lettura e al ricordo, e le immagini realizzate dall’illustratrice Elettra Riolo, pensate per essere gradevoli anche per i bambini che si avvicineranno a queste fiabe.

Da un lato quindi un progetto di stimolazione cognitiva, ma dall’altro anche un’iniziativa di tipo intergenerazionale. «Le prime storie che compaiono nel libro hanno una vena più fantasiosa perché sono state raccolte in collaborazione con i bambini del centro estivo che era presente qui prima della pandemia», ci spiega Elena Brocchieri. Come si legge nella prefazione a cura di Nanni Svampa, l’iniziativa è nata infatti per avvicinare più generazioni attraverso i racconti: “qui non importa cercare i confini tra memoria e fantasia: è importante recuperare il racconto come modo di comunicare”.

Cosa si intende con libro per anziani? Come è successo per l’albo illustrato per anziani di Editrice Dapero l’idea di creare un prodotto editoriale specifico, un libro per anziani appunto, comporta una progettazione centrata sul lettore anziano anche nei suoi aspetti più concreti.

La creazione di Capriole nei ricordi, è stata fondamentale per alimentare nei partecipanti il senso di lasciare qualcosa di loro stessi, ovvero di sopravvivere oltre la propria morte grazie alla loro presenza in questo oggetto concreto che è il libro. I nomi di tutti gli anziani del gruppo compaiono infatti come co-autori dell’opera.

Lassù è casa mia

Il primo albo illustrato per anziani pubblicato in Italia, che colma un vuoto in letteratura e segna un passo importante di inclusione sociale.

Storie semplici, che colpiscono le emozioni e facilitano le relazioni

Sono passati dieci anni dalla nascita di Capriole nei ricordi eppure ancora oggi le sue storie vengono lette.

«Quando rileggiamo queste storie», spiega Brocchieri, «suscitiamo interesse negli anziani perché da un lato sono semplici, ma dall’altro vanno a colpire proprio le emozioni delle persone e danno spunti per intraprendere conversazioni».

Abbiamo a che fare con storie facilmente fruibili, dunque, ma che permettono di “arrivare lontano”. Parliamo di storie che hanno saputo “fare bene” anche alle relazioni tra gli anziani stessi. La possibilità di raccontarsi in contesti di piccolo gruppo e sotto la guida attenta dell’educatrice, ha infatti permesso loro in molti casi di aprirsi, di avvicinarsi gli uni agli altri (alleggerendo relazioni interne talvolta problematiche). Il racconto diventa quindi un espediente che consente un lavoro straordinario sulle persone e con le persone.

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