Comunicare con i familiari dei residenti in RSA è un potente veicolo di fiducia e partecipazione. Affidarsi al caso porta a difficoltà. Succede spesso che un familiare, semplicemente desideroso di informazioni, in mancanza di risposte cambierà approccio e sentirà il bisogno di avere tutto sotto controllo. Pensare a un progetto di comunicazione efficace fin dall’accoglienza del residente, e strutturarlo in momenti di condivisione con i familiari (con strumenti alla portata di tutti, citati nell’articolo), aiuta a costruire una comunicazione più efficace in grado di coltivare la fiducia.
La fiducia passa attraverso il filo conduttore della buona comunicazione, un aspetto chiave nella gestione del servizio offerto ai residenti e alle famiglie è la comunicazione con i familiari.
Gli autori illustrano gli ingredienti della complessità della relazione tra famiglia di un anziano e residenza sociosanitaria, che è ulteriormente aumentata a causa della pandemia. Sostenere la cooperazione tra famiglia e struttura è uno dei compiti più importanti che hanno oggi gli operatori e l'articolo fornisce alcuni spunti su come è bene muoversi in questa direzione.
La perdita di autonomia dell’anziano non può essere affrontata esclusivamente a livello individuale: nel passaggio dal domicilio alla RSA la persona resta pur sempre parte di un tessuto familiare e sociale che interagisce con lei in modalità che, andando oltre il mero accudimento, devono preservare la qualità globale della sua vita e di quella della comunità a cui appartiene.
La stanza degli abbracci è stata inaugurata al Golgi Redaelli […]