Innovazione tecnologica e falsi miti: quanto le credenze limitanti ci impediscono di introdurla nei nostri servizi per anziani? Una riflessione sull’argomento emersa nel webinar in diretta Facebook lo scorso 12 ottobre

I principali pregiudizi da mettere al vaglio

Innovazione tecnologica nei servizi per anziani: dai pregiudizi alle opportunità da cogliere”. Questo era il titolo del webinar che nello scorso mese di ottobre abbiamo lanciato insieme agli amici di Editrice Dapero. L’incontro verteva su un argomento che in molti settori ormai rappresenta la normalità ma che nel sociosanitario sembra ancora un tabù: l’innovazione tecnologica.


Ebbene sì, il settore presta molta attenzione a tutti gli aspetti relazionali ed empatici, alle cosiddette soft skills, ma ha molte lacune invece dal punto di vista delle hard skills (ad eccezione di quelle prettamente sanitarie).

Mentre le grandi aziende tecnologiche devono sempre più lavorare sulle persone, il sociosanitario forse deve fare lo sforzo inverso, ossia dotarsi di competenze tecniche nuove che costituiranno il fattore di sopravvivenza delle stesse nel prossimo futuro.

Ne abbiamo parlato il 12 ottobre portando avanti un primo esperimento e valutando le reazioni degli addetti del settore. Lo abbiamo fatto in compagnia di ospiti che trattano questi temi quotidianamente, il dottor Roberto Manenti (Project Manager Sicurphone) e la dottoressa Stefania Esposito (COO & Founder di Blue Ocean Finance), e con altri, come il dottor Giuseppe Azzolari (Direttore Generale di RSA e Presidente di Fondazione Master in Management delle RSA presso l’Università LIUC) che, proprio da direttore di RSA, ha dimostrato che abbracciare il “lato oscuro della forza” a volte porta dei vantaggi.

L’abbiamo fatto con un format nuovo partendo proprio dai pregiudizi e portando il pubblico a raccontarci le sue esperienze. Siamo sinceri: ognuno di noi è caduto nella trappola di almeno uno di questi pregiudizi nella sua carriera professionale in RSA. Noi insieme abbiamo provato a sfatarli tutti.

Pregiudizio #1: la tecnologia costa troppo!

Il primo pregiudizio e forse il più comune è quello relativo al costo della tecnologia. A differenza di quanto si possa credere, la tecnologia non è mai stata così accessibile economicamente come nel periodo storico che stiamo vivendo.

Inoltre, l’acquisto di dotazione innovativa sia software che hardware è spesso supportato da strumenti finanziari ed aiuti economici pubblici che permettono di ridurre notevolmente il costo di implementazione. Di questo ne ha parlato in maniera dettagliata Stefania Esposito (potete rivedere il suo intervento andando al link in fondo alla pagina).

Pregiudizio #2: non c’è tempo per innovare.


Il secondo pregiudizio sull’innovazione tecnologica trattato ha messo in risalto la risorsa più scarsa che abbiamo: il tempo! Spesso viene usata la scusa che non si ha tempo per innovare, ma la verità è rappresentata dal fatto che è l’innovazione tecnologica digitale e non l’alleata ideale per risparmiare tempo. E come dice un proverbio: “il tempo è denaro”. Giuseppe Azzolari ci ha parlato della sua esperienza e di come è riuscito a combattere questo pregiudizio.

Pregiudizio #3: la tecnologia non ci serve


Al pregiudizio del tempo possiamo affiancare quello che il lavoro nelle RSA sia principalmente basato sulle relazioni tra le persone. Niente di più vero! Peccato che le risorse umane stiano diventando una risorsa scarsa. Secondo il report 2020 del The Long-Term Care Workforce Crisis il tasso medio di posizioni vacanti nel settore dell’assistenza alla persona è stato del 23.5% nel 2020 (era del 14.5% nel 2016). Su questo penso che non ci sia nulla da obiettare. Pertanto, mai come ora la tecnologia diventa fondamentale per supportare l’uomo dove non riesce ad arrivare. Roberto Manenti ci ha parlato di come Sicurphone, lo strumento tecnologico che ha ideato, riesca a coniugare tecnologia e relazione.

Pregiudizio #4: la tecnologia ci ruberà il lavoro

L’ultimo pregiudizio sull’innovazione tecnologica è quello forse più diffuso, non solo nel settore sociosanitario ma quasi in tutti i settori: la tecnologia ci ruberà il lavoro! Su questo non c’è bisogno di aggiungere altro. Lo abbiamo già sfatato con la statistica precedente e penso che anche analizzando la storia riusciamo a capire che è vero che molti lavori si estinguono ma di nuovi ne nasceranno.


L’augurio finale è quello di aprire una serie di incontri sull’innovazione tecnologica con l’obiettivo di convincere un po’ tutti a “Non odiare ciò che non conosciamo”.
Roberto Salamina (The Silver Era)

Clicca il link che segue per vedere il webinar in versione integrale: https://fb.watch/9NSojPyBz1/.
Clicca il link seguente per scaricare le slide dell’incontro realizzate da Roberto Salamina: https://www.editricedapero.it/wp-content/uploads/2021/12/Webinar-Dapero.pdf

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