Con una popolazione anziana sempre in crescita, l’invecchiamento è oggi rivalutato quale fase non più di declino ma di vita piena, e piena di progettualità e scoperte. Col giusto training è possibile ridare valore anche alle ultime e più delicate fasi della vita.

Di Dott.ssa Valentina Busato & Dott.ssa Cecchinato Chiara 

Invecchiamento e nuove abilità

Un tempo si pensava che l’invecchiamento fosse caratterizzato da termini relativi alla “perdita” di risorse cognitive, di rete e di ruolo sociale. Invece oggi, poiché la popolazione anziana è in aumento, questa fase del ciclo di vita è stata rivalutata, focalizzando l’attenzione anche sull’invecchiamento come fase, non solo di perdita, ma di acquisizione di abilità diverse. Quindi non solo un declino, ma l’anziano può avere un proprio stile di vita e una progettualità. Tutto questo grazie al lavoro dei professionisti della relazione d’aiuto, che operano nei vari centri per anziani col fine di promuovere un invecchiamento attivo e di successo.

Lo scopo del corso di formazione che abbiamo realizzato per la Casa Editrice Dapero è proprio quello di rendere edotti i colleghi sull’importanza della Psicologia e Pedagogia dell’Invecchiamento frutto del nostro lavoro (esperienza ventennale nel settore) presso due centri del Veneto. Gli operatori che lavorano in queste strutture si impegnano nella creazione di progetti ad hoc per anziani, al fine di stimolare il “potenziale residuo” attraverso i trattamenti non farmacologici.

La terapia non farmacologica consiste in interventi volti a riattivare la sfera cognitiva, supportare il tono dell’umore, lavorare sulla sfera funzionale, favorire l’attività motoria e riabilitativa e stimolare le abilità sociali e interpersonali.

Nello specifico:

  • il training affettivo-relazionale tradizionale, 
  • il training di stimolazione funzionale-motoria,
  • il training di stimolazione cognitiva tradizionale, 
  • i training di stimolazione cognitiva e affettiva-relazionale innovativi con l’ausilio della lavagna multimediale e della realtà virtuale. 

Training cognitivo

Il training cognitivo viene svolto attraverso due tipi di attività:

  • Training cognitivi tradizionali: 
    • Memory Training Plus che lavora sulle attività mnesiche e sulla smemoratezza benigna, 
    • Reality Orientation Therapy,
    • trattamento M.Im.O.S.A. 

In tutti e tre i casi si tratta di interventi con schede cartacee e training prestabiliti in cui ogni giorno sono previsti attività ed esercizi da svolgere sia in struttura sia a casa o comunque in modo autonomo. Il Reality Orientation Therapy e il M.Im.O.S.A. sono finalizzati ad aiutare gli anziani ad orientarsi nelle coordinate spazio-tempo, interventi fatti a livello individuale. Gli obiettivi sono il potenziamento delle abilità residue e la stimolazione ad attivare meccanismi volti a compensare le perdite di memoria.

  • Training cognitivi innovativi attraverso la Cybertherapy, con mezzi computerizzati:
    • LIMLavagna Interattiva Multimediale, detta anche lavagna elettronica. È una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video, animazioni e svolgere la stimolazione cognitiva.
    • Cd-Rom utilizzati con la LIM: contengono training cognitivi computerizzati con esercizi di stimolazione cognitiva volti a riattivare l’attenzione, la memoria uditiva, verbale, visiva, l’orientamento spazio tempo etc..: 
    • Realtà virtuale: viene definita come un mondo tridimensionale creato dal computer che può essere esplorato in modo interattivo attraverso alcuni dispositivi periferici. L’interazione avviene utilizzando un joystick e indossando un casco all’interno del quale viene proiettato il mondo virtuale. Lo scopo è stimolare la sfera cognitiva ed innalzare l’asse timico.

Training affettivo-relazionale

Progetti di gruppo (composti di massimo 6-7 persone) sono volti ad innalzare il tono dell’umore attraverso i seguenti interventi:

  • Gruppo di auto mutuo aiuto: si tratta riunire in gruppo gli anziani che vivono problematiche comuni riguardanti la senescenza (perdite, lutti, vecchiaia, istituzionalizzazione…etc) e che da soli non riescono a fronteggiare adeguatamente. Con l’aiuto di un conduttore, spesso un educatore o uno psicologo, si riuniscono in gruppo e cercano di trovare strategie volte e superarlo.
  • Progetto reminiscenza: narrare, raccontare di sé, dare voce alla propria storia mettendo insieme i pezzi della propria vita (come nella realizzazione di un vero e proprio mosaico) fornisce un senso di continuità del sé e permette di guardare da un punto di vista diverso, sotto le vesti di narratore, gli episodi che hanno segnato la propria vita.

    La reminiscenza è intesa come un rievocare il “tempo che fu” recuperando i ricordi e la loro valenza affettiva. Soprattutto nella malattia di Alzheimer, la memoria autobiografica è infatti quella componente che subisce solo in una fase tardiva una qualche forma di compromissione.

Training di stimolazione funzionale-motoria

Interventi di gruppo volti a lavorare sull’aspetto motorio attraverso un training innovativo quale:

  • Longevity Training: trattamento psico-motorio che trae origine dalle arti orientali (Aikido) collegate a quelle occidentali, attraverso l’uso dell’aroma croma-musico-terapia. Gli anziani vengono stimolati a fare degli esercizi di gruppo, su base sonora, attraverso tecniche di rilassamento, riattivazione e visualizzazione guidata.
  • Laboratorio motorio: interventi di ginnastica dolce, stretching, sport di gruppo (pallavolo, basket, bowling, badminton, …) adattati. Tutte attività che lavorano non solo sull’aspetto fisico, ma anche relazionale.

Laboratori ludico-ricreativi e manuali: stimolazione a 360°

Si tratta di una stimolazione globale, che va a coinvolgere la sfera cognitiva, comportamentale, affettiva-relazionale, motoria, attraverso attività manuali e di gruppo, quali: laboratorio di cucito creativo, cucina, grafico-pittorico, ortoterapia, con il legno, ecc. Ma, soprattutto, nel corso è stato presentato e spiegato l’innovativo trattamento M.I.M.A. (Metodo ad Ispirazione Montessoriana per l’Anziano).

Tale metodo consiste nella creazione da parte degli anziani di materiale ad ispirazione Montessoriana (libri, cubi, calendari,..) e che successivamente sarà utilizzato dai bambini per imparare varie attività della vita quotidiana (allacciarsi le scarpe, contare, ecc.). La richiesta proviene dalle scuole del territorio e dalle mamme che, attraverso i social ed il passaparola, sono venute a conoscenza del progetto. Per la creazione dei manufatti, gli anziani si riuniscono prima, per scegliere cosa ideare e come realizzarlo, e poi procedono con la produzione del manufatto destinato alla vendita.

Bibliografia

  • Busato Valentina et al. (2019). Raccontando la nostra storia, Cleup: Padova.
  • Busato Valentina et al. (2012). Mente corpo: la chiave del benessere. Supernova: Venezia.
  • Busato Valentina, Bordin Adalberto & Mantoan Vanessa (2011). Reminiscenza: come ricordare la memoria. Stimolare la memoria degli anziani con le storie di vita. Cleup: Padova.
  • Gaspari Fabrizio, Busato Valentina & Bordin Adalberto (2011). Longevity Training: un trattamento psico-motorio rivolto ad anziani istituzionalizzati e non. Cleup: Padova.
  • Busato Valentina, Bordin Adalberto & Rossella Basso (2011). M.Im.O.S.A.: trattamento del disorientamento spaziale degli anziani. Cleup: Padova.
  • Busato Valentina & Bordin Adalberto (2009). Giuda pratica per la stimolazione cognitiva, affettiva e relazionale delle persone anziane istituzionalizzate. Cleup: Padova.
  • Bragato Sara, Busato Valentina & Bordin Adalberto (2009). Il Gruppo di Auto Mutuo Aiuto in anziani istituzionalizzati. Strategie per le promozione del benessere psicologico. Cleup: Padova.

About the Author: Editrice Dapero

Casa Editrice Indipendente per una cultura condivisa nel settore dell’assistenza agli anziani.
Con una popolazione anziana sempre in crescita, l’invecchiamento è oggi rivalutato quale fase non più di declino ma di vita piena, e piena di progettualità e scoperte. Col giusto training è possibile ridare valore anche alle ultime e più delicate fasi della vita.

Di Dott.ssa Valentina Busato & Dott.ssa Cecchinato Chiara 

Invecchiamento e nuove abilità

Un tempo si pensava che l’invecchiamento fosse caratterizzato da termini relativi alla “perdita” di risorse cognitive, di rete e di ruolo sociale. Invece oggi, poiché la popolazione anziana è in aumento, questa fase del ciclo di vita è stata rivalutata, focalizzando l’attenzione anche sull’invecchiamento come fase, non solo di perdita, ma di acquisizione di abilità diverse. Quindi non solo un declino, ma l’anziano può avere un proprio stile di vita e una progettualità. Tutto questo grazie al lavoro dei professionisti della relazione d’aiuto, che operano nei vari centri per anziani col fine di promuovere un invecchiamento attivo e di successo.

Lo scopo del corso di formazione che abbiamo realizzato per la Casa Editrice Dapero è proprio quello di rendere edotti i colleghi sull’importanza della Psicologia e Pedagogia dell’Invecchiamento frutto del nostro lavoro (esperienza ventennale nel settore) presso due centri del Veneto. Gli operatori che lavorano in queste strutture si impegnano nella creazione di progetti ad hoc per anziani, al fine di stimolare il “potenziale residuo” attraverso i trattamenti non farmacologici.

La terapia non farmacologica consiste in interventi volti a riattivare la sfera cognitiva, supportare il tono dell’umore, lavorare sulla sfera funzionale, favorire l’attività motoria e riabilitativa e stimolare le abilità sociali e interpersonali.

Nello specifico:

  • il training affettivo-relazionale tradizionale, 
  • il training di stimolazione funzionale-motoria,
  • il training di stimolazione cognitiva tradizionale, 
  • i training di stimolazione cognitiva e affettiva-relazionale innovativi con l’ausilio della lavagna multimediale e della realtà virtuale. 

Training cognitivo

Il training cognitivo viene svolto attraverso due tipi di attività:

  • Training cognitivi tradizionali: 
    • Memory Training Plus che lavora sulle attività mnesiche e sulla smemoratezza benigna, 
    • Reality Orientation Therapy,
    • trattamento M.Im.O.S.A. 

In tutti e tre i casi si tratta di interventi con schede cartacee e training prestabiliti in cui ogni giorno sono previsti attività ed esercizi da svolgere sia in struttura sia a casa o comunque in modo autonomo. Il Reality Orientation Therapy e il M.Im.O.S.A. sono finalizzati ad aiutare gli anziani ad orientarsi nelle coordinate spazio-tempo, interventi fatti a livello individuale. Gli obiettivi sono il potenziamento delle abilità residue e la stimolazione ad attivare meccanismi volti a compensare le perdite di memoria.

  • Training cognitivi innovativi attraverso la Cybertherapy, con mezzi computerizzati:
    • LIMLavagna Interattiva Multimediale, detta anche lavagna elettronica. È una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video, animazioni e svolgere la stimolazione cognitiva.
    • Cd-Rom utilizzati con la LIM: contengono training cognitivi computerizzati con esercizi di stimolazione cognitiva volti a riattivare l’attenzione, la memoria uditiva, verbale, visiva, l’orientamento spazio tempo etc..: 
    • Realtà virtuale: viene definita come un mondo tridimensionale creato dal computer che può essere esplorato in modo interattivo attraverso alcuni dispositivi periferici. L’interazione avviene utilizzando un joystick e indossando un casco all’interno del quale viene proiettato il mondo virtuale. Lo scopo è stimolare la sfera cognitiva ed innalzare l’asse timico.

Training affettivo-relazionale

Progetti di gruppo (composti di massimo 6-7 persone) sono volti ad innalzare il tono dell’umore attraverso i seguenti interventi:

  • Gruppo di auto mutuo aiuto: si tratta riunire in gruppo gli anziani che vivono problematiche comuni riguardanti la senescenza (perdite, lutti, vecchiaia, istituzionalizzazione…etc) e che da soli non riescono a fronteggiare adeguatamente. Con l’aiuto di un conduttore, spesso un educatore o uno psicologo, si riuniscono in gruppo e cercano di trovare strategie volte e superarlo.
  • Progetto reminiscenza: narrare, raccontare di sé, dare voce alla propria storia mettendo insieme i pezzi della propria vita (come nella realizzazione di un vero e proprio mosaico) fornisce un senso di continuità del sé e permette di guardare da un punto di vista diverso, sotto le vesti di narratore, gli episodi che hanno segnato la propria vita.

    La reminiscenza è intesa come un rievocare il “tempo che fu” recuperando i ricordi e la loro valenza affettiva. Soprattutto nella malattia di Alzheimer, la memoria autobiografica è infatti quella componente che subisce solo in una fase tardiva una qualche forma di compromissione.

Training di stimolazione funzionale-motoria

Interventi di gruppo volti a lavorare sull’aspetto motorio attraverso un training innovativo quale:

  • Longevity Training: trattamento psico-motorio che trae origine dalle arti orientali (Aikido) collegate a quelle occidentali, attraverso l’uso dell’aroma croma-musico-terapia. Gli anziani vengono stimolati a fare degli esercizi di gruppo, su base sonora, attraverso tecniche di rilassamento, riattivazione e visualizzazione guidata.
  • Laboratorio motorio: interventi di ginnastica dolce, stretching, sport di gruppo (pallavolo, basket, bowling, badminton, …) adattati. Tutte attività che lavorano non solo sull’aspetto fisico, ma anche relazionale.

Laboratori ludico-ricreativi e manuali: stimolazione a 360°

Si tratta di una stimolazione globale, che va a coinvolgere la sfera cognitiva, comportamentale, affettiva-relazionale, motoria, attraverso attività manuali e di gruppo, quali: laboratorio di cucito creativo, cucina, grafico-pittorico, ortoterapia, con il legno, ecc. Ma, soprattutto, nel corso è stato presentato e spiegato l’innovativo trattamento M.I.M.A. (Metodo ad Ispirazione Montessoriana per l’Anziano).

Tale metodo consiste nella creazione da parte degli anziani di materiale ad ispirazione Montessoriana (libri, cubi, calendari,..) e che successivamente sarà utilizzato dai bambini per imparare varie attività della vita quotidiana (allacciarsi le scarpe, contare, ecc.). La richiesta proviene dalle scuole del territorio e dalle mamme che, attraverso i social ed il passaparola, sono venute a conoscenza del progetto. Per la creazione dei manufatti, gli anziani si riuniscono prima, per scegliere cosa ideare e come realizzarlo, e poi procedono con la produzione del manufatto destinato alla vendita.

Bibliografia

  • Busato Valentina et al. (2019). Raccontando la nostra storia, Cleup: Padova.
  • Busato Valentina et al. (2012). Mente corpo: la chiave del benessere. Supernova: Venezia.
  • Busato Valentina, Bordin Adalberto & Mantoan Vanessa (2011). Reminiscenza: come ricordare la memoria. Stimolare la memoria degli anziani con le storie di vita. Cleup: Padova.
  • Gaspari Fabrizio, Busato Valentina & Bordin Adalberto (2011). Longevity Training: un trattamento psico-motorio rivolto ad anziani istituzionalizzati e non. Cleup: Padova.
  • Busato Valentina, Bordin Adalberto & Rossella Basso (2011). M.Im.O.S.A.: trattamento del disorientamento spaziale degli anziani. Cleup: Padova.
  • Busato Valentina & Bordin Adalberto (2009). Giuda pratica per la stimolazione cognitiva, affettiva e relazionale delle persone anziane istituzionalizzate. Cleup: Padova.
  • Bragato Sara, Busato Valentina & Bordin Adalberto (2009). Il Gruppo di Auto Mutuo Aiuto in anziani istituzionalizzati. Strategie per le promozione del benessere psicologico. Cleup: Padova.

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