Quanto incide la prospettiva sociale e relazionale nelle scelte in materia di DAT? La natura davvero innovativa della Legge 219/17 su “Norme in materia di consenso informato e di Disposizioni Anticipate di Trattamento” (DAT), può essere rinvenuta sulla rilevanza assegnata ai percorsi relazionali attraverso i quali la persona – malata o sana – può arrivare a decidere sui trattamenti da seguire o da rifiutare.
Con la Legge 219/17 su “Norme in materia di consenso informato e di Disposizioni Anticipate di Trattamento" (DAT) si intende riconoscere la capacità e il bisogno basilare di ogni persona di esprimere un proprio progetto di esistenza, in qualunque fase della sua vita, anche e soprattutto quando si trovi in una condizione di estrema fragilità l vuoto.
La depressione nell'anziano è un evento carico di interrogativi sul piano dei fattori di rischio e del vissuto soggettivo del dolore e della fatica di vivere (AIP, 2017), che può sfociare nel suicidio.
Se accompagnare l'anziano con demenza alla fine della vita è da sempre un compito delicato, che non si può improvvisare, in tempo di pandemia è diventato una vera e propria sfida. In quest'articolo, la dottoressa Elisa Mencacci ripercorre gli aspetti particolarmente difficili che si sono dovuti affrontare, ma anche le nuove idee che sono emerse, dalle quali tracciare una visione futura per l'accompagnamento di anziani, familiari e operatori in RSA.
Riflessioni per un’opportuna formazione sul fine vita: lutto anticipatorio, fattori […]
Il volume Non sono più io è frutto dell’esperienza di due psicologhe […]