Intervista a Vincenza Scaccabarozzi, direttrice di una RSA lombarda. Ascoltare, valorizzare, rispettare, sono i desideri di una direttrice di RSA. Possibile se si lavora insieme a far crescere la cultura della cura.
Intervista a Simona Maini, animatrice presso una CRA di Vernasca (PC). Il mio desiderio? Aprire le porte delle RSA, che da semplice luogo di cura diventino residence culturali aperti a tutti.
Intervista ad Andrea Manini, direttore di una RSA piemontese. Accogliere desideri di residenti e del personale: servono i giusti strumenti nella cassetta di un direttore RSA.
Aumenta l'offerta delle polizze long term care per coprire i costi della non autosufficienza. Un onere che ricade per la maggior parte sulle famiglie. Come orientarsi nella scelta?
Intervista alla direttrice Chiara Celentano, alla guida di una RSA di Torino. È necessario innescare un cambiamento culturale nel nostro settore, guidati dal desiderio di lavorare per il benessere delle persone.
In occasione della Giornata della Giustizia Sociale (che ricorre il 20 febbraio), si è svolto presso l’Aula Magna dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Accordi che curano: Verso un'Assistenza Domiciliare, Integrata, Sociosanitaria e Sociale, il workshop organizzato dalla Fondazione Alberto Sordi in collaborazione con Regione Lazio.
In questo articolo indaghiamo quali siano i desideri della compagine dirigenziale delle strutture. Ringraziamo Roberta Betti, direttrice di una RSA a Campiglia, per questa occasione di scambio e di approfondimento su un tema a cui non si dà sempre l’attenzione che meriterebbe.
In questo articolo indaghiamo quali siano i desideri della compagine dirigenziale delle strutture. Ringraziamo Roberta Betti, direttrice di una RSA a Campiglia, per questa occasione di scambio e di approfondimento su un tema a cui non si dà sempre l’attenzione che meriterebbe.
Dall’incontro tra una consulente caregiver della Valle d’Aosta e una terapista occupazionale nasce un progetto che vuole colmare un vuoto: mettere in connessione famiglie che convivono con anziani fragili, e professionisti specializzati di cui potrebbero aver bisogno, e che potrebbero offrire loro supporto. Un progetto nato grazie ai social, che si realizza sui social in grado di sfruttare al massimo la potenzialità che questi canali hanno di mettere in connessione persone, bisogni e vissuti. Abbiamo intervistato Chantal Cerise e Cristina Sbaglia, professioniste della cura, fondatrici di Poli.insta.ambulatorio, che ci hanno raccontato come è nato e in cosa consiste il loro progetto.
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