Parliamo sempre delle persone non autosufficienti e di quelle affette da demenza ma molto spesso ci dimentichiamo di chi si prende cura di loro, e del peso e delle responsabilità che deve sopportare. Stiamo parlano dei Caregiver, figli e famigliari che si prendono cura ogni giorno ininterrottamente dei propri cari.
I Caregiver soffrono spesso di ansia e depressione dovuta dalla situazione che devono gestire. Esiste ora un programma online, sviluppato in America, con cui ottenere dei miglioramenti emotivi. Si tratta di un programma di sei sessioni che aiuta a pensare in modo positivo. Come? Concentrandosi su gli eventi positivi, provando gratitudine per quegli eventi, ricercando aspetti positivi anche negli eventi stressanti, concentrandosi sui propri punti di forza e stabilendo obiettivi raggiungibili.
È stato anche fatto uno studio con la partecipazione di 170 Caregiver, divisi in due gruppi: gruppo di intervento, in cui sono state messe in atto le pratiche per pensare in modo positivo e gruppo di controllo a cui è stato chiesto solo di compilare dei questionari giornalieri.
Alla fine delle sei settimane i Caregiver del gruppo di intervento presentavano un calo del 7% nei sintomi della depressione e un calo del 9% nei sintomi di ansia rispetto al gruppo di controllo.
La psicologia positiva può quindi essere un buon sostegno per aiutare i Caregiver a stare meglio.
Questo articolo è stato proposto da “Comfortcura”
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Parliamo sempre delle persone non autosufficienti e di quelle affette da demenza ma molto spesso ci dimentichiamo di chi si prende cura di loro, e del peso e delle responsabilità che deve sopportare. Stiamo parlano dei Caregiver, figli e famigliari che si prendono cura ogni giorno ininterrottamente dei propri cari.
I Caregiver soffrono spesso di ansia e depressione dovuta dalla situazione che devono gestire. Esiste ora un programma online, sviluppato in America, con cui ottenere dei miglioramenti emotivi. Si tratta di un programma di sei sessioni che aiuta a pensare in modo positivo. Come? Concentrandosi su gli eventi positivi, provando gratitudine per quegli eventi, ricercando aspetti positivi anche negli eventi stressanti, concentrandosi sui propri punti di forza e stabilendo obiettivi raggiungibili.
È stato anche fatto uno studio con la partecipazione di 170 Caregiver, divisi in due gruppi: gruppo di intervento, in cui sono state messe in atto le pratiche per pensare in modo positivo e gruppo di controllo a cui è stato chiesto solo di compilare dei questionari giornalieri.
Alla fine delle sei settimane i Caregiver del gruppo di intervento presentavano un calo del 7% nei sintomi della depressione e un calo del 9% nei sintomi di ansia rispetto al gruppo di controllo.
La psicologia positiva può quindi essere un buon sostegno per aiutare i Caregiver a stare meglio.