Di Roberta Lenzi, Infermiera, felicitatrice, formatrice del Sente-mente® modello.

Come riconoscere il dolore nella persona con demenza? Nell’articolo precedente si è parlato dell’esperienza del dolore nella persona con demenza grave. Portare lo sguardo verso il dolore “dell’altro” è una scelta che ci permette di acquisire competenza nella rilevazione dell’esperienza del dolore, e dare risposte assistenziali adeguate.

Riproponiamo di seguito l’articolo sulla contenzione uscito sul numero 15 di CURA, Settembre 2023

Rivista Cura numero 15 sett 2023

Riconoscere il dolore nella persona con demenza: comportamenti comuni

Nella persona con deficit cognitivi gravi le scale di valutazione multidimensionali/eterovalutative rappresentano lo strumento che pone gli operatori nella posizione di osservatori allo scopo di rilevare in modo più oggettivo possibile segnali di dolore. L’American Geriatric Society5 ha identificato degli indicatori comportamentali comuni e li ha sintetizzati nel modo che potete osservare nella tabella 1.

riconoscere il dolore nella persona con demenza

Molti strumenti di valutazione eterovalutativi fanno riferimento a queste indicazioni raccomandando che per una valutazione più precisa è necessario includere nell’osservazione non solo indicatori di dolore tipici come l’espressione del viso, ma anche quelli più raffinati da cogliere, come quelli relativi ai cambiamenti nelle interazioni interpersonali o nello stato mentale.  Tra le scale multidimensionali validate in italiano troviamo il McGill Pain Questionnaire (MPQ), il Brief Pain Inventory (BPI) e la PAINAD che il Sente-mente® Modello ha scelto come strumento di elezione per l’immediatezza dei dati che fornisce, la semplicità di utilizzo e la rapidità di somministrazione6.

Il Pain Assessment in Advanced Dementia

Quest’ultima (tabella 2) prende in esame 3 delle 6 categorie di comportamenti non verbali descritti dall’AGS ma aggiunge due comportamenti meno specifici come la respirazione e la consolabilità che si rivelano molto utili nelle persone che non hanno la possibilità di utilizzare il linguaggio corporeo. Ad ogni elemento di osservazione viene attribuito un punteggio che dà una somma totale di 10 che possiamo interpretare in questo modo: da 0 a 1 assente; da 2 a 4 lieve; da 5 a 7 moderato; da 8 a 10 severo.

riconoscere il dolore nella persona con demenza

Perché misurare il dolore?

«In ambito clinico, la valutazione accurata del dolore mediante strumenti di misurazione è fondamentale per la pianificazione di interventi appropriati (una componente chiave dell’assistenza sanitaria) e per valutare l’efficacia di queste strategie di intervento. Documentare e formalizzare il processo di valutazione del dolore è essenziale nella fornitura di assistenza individualizzata, da un punto di vista legale e professionale, mentre elimina anche la soggettività. Dato che il dolore è uno dei principali fattori che incidono negativamente sulla qualità della vita dell’anziano con deficit cognitivi, è particolarmente importante l’applicazione di strumenti specifici per misurare, valutare e gestire efficacemente il dolore, fornendo alle persone un’assistenza umana e integrale»7.

Riconoscere il dolore nella demenza: il “quinto segno vitale”

Per ridurre il rischio di sottovalutazione del dolore, il suggerimento dell’American Pain Society è quello di considerare il dolore come il “quinto segno vitale”, quindi un’importante misura del benessere della persona paragonabile agli altri segni vitali8. In conclusione, si può quindi affermare che una valutazione regolare e sistematica sia fortemente raccomandata e, riassumendo, si può sintetizzare un approccio di questo tipo9:

  • Prevedere e sospettare dolore in presenza di patologie potenzialmente algogene, comportamenti anomali, riduzione dell’appetito, sindrome depressiva, problemi di insonnia, cambiamenti nelle capacità funzionali, agitazione, resistenza alle cure, incremento dei disturbi del comportamento.
  • Osservare e documentare il comportamento abituale degli anziani con grave declino cognitivo a rischio dolore. La conoscenza della persona è importante per la rilevazione del dolore
  • Rilevare attraverso l’osservazione, indizi non verbali di dolore e cambiamenti comportamentali non usuali
  • Monitorare il dolore in modo sistematico, utilizzando uno strumento adeguato, a intervalli regolari sia a riposo che durante le attività di cura (trasferimenti, cambi di postura, igiene).

È auspicabile e urgente per tutti noi, professionisti della cura e della relazione, ampliare la nostra sensibilità e competenza nella rilevazione del dolore per dare risposte sempre più adeguate a quei comportamenti “speciali” che le persone con demenza adottano per esternare il loro sentire. «Solo quando i professionisti della cura e della relazione si concentrano sulla prospettiva dell’individuo e vedono i comportamenti come una strategia di comunicazione piuttosto che un problema da gestire, può iniziare la qualità della vita per tutti!» (Da Disturba chi?, di Letizia Espanoli).

5 American Geriatric Society. The management of persistent pain in older persons. J Am Geriatric Soc 2002; 6 (suppl 50): s205-24.

6 A comparison study between two pain assessment scales for hospitalized and cognitively impaired patients with advanced dementia Matteo Storti , Pierluigi Dal Santo, Maria Elisabetta Zanolin.

7 Instruments for assessing pain in persons with severe dementia Natália Lindemann Carezzato, Gabriela Gallego Valera, Francisco Assis Carvalho Vale, Priscilla Hortense.

HOMES

8 “Pain as the fifth vital sign”, N. Levi, J. Sturgess, P.Mills British Journal of Anaesthesia.

9 La valutazione del dolore negli anziani con declino cognitivo, Anna Brugnolli, Assistenza infermieristica e ricerca, 2007, 26, 1.